Passa ai contenuti principali

11 Dicembre: Pandolce genovese alto


Un grande classico del Natale Genovese è il Pandolce.
Alto o basso, questo dolce tipico si trova in realtà tutto l'anno nelle pasticcerie del capoluogo ligure, ma nel periodo natalizio la produzione aumenta notevolmente.
Anche a casa nostra. Nel mese di Dicembre infatti i forni delle Tritabiscotti restano accesi ore ore, per permettere a tutti i pandolci di essere cotti e sfornati.

Quest'anno ci siamo cimentate nella preparazione del Pandolce alto, con lievito madre, per proporre una variante al fratello basso.
Quest'ultimo è più friabile e biscottato, mentre quello che proponiamo oggi è meno dolce e più panoso.
Non esiste il migliore, sono semplicemente molto diversi, come di solito accade tra i fratelli.

La ricetta è antica, dell'Associazione Italiana Sommeliers, e risale ai tempi in cui mio papà ha frequentato il corso per ottenere l'attestato di sommelier, quando io e Marta ancora non esistevamo!

Ingredienti:
Primo impasto:
350 gr di pasta madre ben attiva
85 ml acqua ai fiori di arancio
500 gr farina
150 gr acqua
200 gr zucchero
Secondo impasto:
200 gr farina
50 gr marsala
150 gr burro
50 gr zucchero
200 gr uvetta
300 gr canditi
20 gr semi di finocchio
50 gr pinoli
50 gr pistacchi

Esecuzione:
Primo impasto (h.18.00):
Sciogliere la pasta madre con l'acqua.
Aggiungere metà della farina e lo zucchero. Aggiungere l'acqua ai fiori di arancio.
Impastare bene, aggiungere l'altra farina e il burro.
Inizialmente l'impasto sembrerà disomogeneo, ma piano piano questo diventerà sodo e compatto.
Lasciare lievitare, vicino al termosifone fino alla mattina dopo.
Secondo impasto (h.08.00)
Riprendere l'impasto, sgonfiarlo e aggiungere il marsala.
aggiungere metà farina, il burro e iniziare a impastare.
Aggiungere la restante farina e tutta la frutta secca e i canditi.
Fare incordare bene l'impasto, dopo di che lasciarlo lievitare un'ora al caldo.

Formare i pandolci dividendo l'impasto in 4 parti.
Lasciare lievitare 6 ore, dopo di che tagliare la sommità incidendo a croce o a tringolo e infornare a 190° per circa 40 minuti.
Se la cupola si dovesse colorare troppo coprire con un foglio di allunimio.
Sfornare e lasciare raffreddare su una griglia.





Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

La torta rose di mele per il Calendario del Cibo

La mia prima torta rose l'ho preparata molti anni fa, per festeggiare i primi 6 mesi con la dolce metà. Mi ero impegnata molto poichè sapevo che i dolci così, semplici ed essenzialmente "poco dolci", erano e sono tutt'ora i suoi preferiti. L'avevo preparata disponendo le roselline in uno stampo a cuore, un'amore di ragazza insomma... Ma ancora non avevo tutta questa esperienza nella pasticceria e ne uscì.. Un mattone. Un vero e proprio mattoncino di pasta lievitata, ma nemmeno troppo lievitata...  E lui se l'era mangiata tutta, povero.  Dopo quella volta ci sono stati molti tentativi e risultati sempre migliori. La ricetta è semplice, ma va eseguita rispettando i tempi di lievitazione altrimenti ciò che ne uscirà sarà una pasta dura e poco soffice. Per la Giornata Nazionale della Torta Rose propongo la mia versione di torta rose, data dall'unione di varie ricette e vari perfezionamenti, arricchita da delle fettine di mel

Pollo thai con riso basmati e verdure

Ho sempre pensato che la cucina italiana avesse una marcia in più rispetto a tutte le altre. Anni e anni di tradizioni culinarie, studi e tecniche per creare un patrimonio che in molti ci invidiano. Libri antichissimi narrano già di tecniche che ora utilizziamo come innovative. Nonostante questa radicata convinzione però, da più grandicella ho scoperto cucine estere, esotiche e speziate e le ho adorate. Gusti nuovi, aromi e profumi di paesi lontani... Tradizioni, anche quelle, totalmente differenti dalle nostre. Abbinamenti e accostamenti diversi, ma ugualmente validi e studiati. E così, se in quei paesi ancora non sono realmente stata, in cucina posso viaggiare, pur restando nelle pareti di casa. Posso sbarcare in India, o volare in Giappone o in Cina. Ingredienti: 200 gr riso basmati un petto di pollo due cipollotti un broccolo due carote due zucchine un bicchiere di latte di soia salsa di soia prezzemolo zenzero buccia di lime peperoncino olio  sale e p

Gnocchi di polenta con porri e speck gratinati al forno

Con queste giornate, all'insegna della pioggia e del freddo, la voglia di mettere il naso fuori di casa e' davvero poca, mentre quella di cucinare e soprattutto infornare è davvero tanta. Il ticchettio della pioggia scandisce i minuti e io, sempre presa dalla frenesia, riesco a rallentare. I gnocchi sono sempre stati un piatto classico della mia famiglia, quelli di patate con il pesto erano un must del weekend. Oggi, per la giornata nazionale degli gnocchi, propongo invece degli gnocchi inusuali, che strizzano l'occhio al riciclo e a ricette differenti. Io non amo la polenta. Quando in inverno tutti si esaltano di fronte a quella lava ustionante al mais, io mi stringo facendo spallucce e ripiego su una copertura infinita di sugo per coprire di gusto questa "farina" che non mi ha mai soddisfatta. Poi la ho riscoperta "riciclata", impastata con farina e uova per dargli nuova forma e gustarla come piace a me! Se, dopo averli prepa